Chi siamo
L’Associazione sportiva dilettantistica Pallacanestro ABA Saluzzo ha per oggetto l’esercizio, l’organizzazione, la formazione, la promozione, la valorizzazione e la pratica dello sport della Pallacanestro e dello sport in genere , nonché l’organizzazione dell’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento nelle attività sportive dalla stessa promosse.
Partecipa ai campionati senior Prima Divisione Regionale e ad innumerevoli campionati giovanili, sia maschili che femminili, organizzati dalla F.IP . oltre a diversi campionati giovanili maschili organizzati dal C.S.I. Organizza corsi di minibasket a Saluzzo e nei centri limitrofi. Partecipa al progetto BaskNet, nessuno escluso, in cui ragazzi con diverse disabilità praticano il gioco della pallacanestro assieme a ragazzi normo dotati sotto la guida di un nostro tecnico.
Svolge con i propri istruttori attività propedeutica di minibasket nelle scuole primarie di primo grado di Saluzzo e delle località limitrofe.
Come si diventa soci
Se sei uno sportivo, se ami la Pallacanestro, se sei tifoso della nostra squadra, se pensi che lo sport sia veicolo fondamentale per la crescita e la maturazione delle ragazze e dei ragazzi, se condividi i valori dell’ Associazione: IMPEGNO-SPORTIVITA’-AMICIZIA-SERIETA’-AMBIZIONE-RISPETTO-DIVERTIMENTO, diventa subito socio dell’ A.S.D. Pallacanestro ABA Saluzzo, insieme potremo farla crescere sempre di più.
Tutto quanto riguarda gli associati è riportato negli articoli 4,5,6,7,8 dello statuto che trovi qui pubblicato.
Diventare nostro socio è semplice, basta compilare la domanda di ammissione che puoi scaricare di seguito. La compili, la firmi la invii per mail all’ indirizzo dell’Associazione oppure la consegni in segreteria o a un dirigente dell’ Associazione.
La nostra storia …
Intorno al 1970,negli anni dei mitici spareggi IGNIS VARESE – SIMMENTHAL MILANO ( trasmessi in diretta RAI e giocati davanti a 15000 spettatori all’ EUR di Roma)che decretò l’esplosione della pallacanestro in Italia,un gruppo di giovani appassionati ,per la maggior parte studenti liceali e di ragioneria tra i 14 e 18 anni,organizzò degli incontri serali nella palestra di via Mazzini (Scuole Elementari Costa). In quella sede nacque un gruppo che cercava, in modo perlomeno naif, di giocare a pallacanestro. Tranne rare eccezioni, il livelle tecnico degli aspiranti cestisti era paurosamente scarso, i mezzi a disposizione (per interderci il pallone da basket era uno solo e di marca scadente, spesso si sgonfiava e non sempre si riusciva a riportarlo “in pressione”) erano assai limitati per non parlare della mitica palestra “Mazzini”, il cui impiego non penso fosse propriamente autorizzato; infatti le chiavi della palestra erano state duplicate e spesso si aspettava al buio dopo cena che la bidella delle scuole elementari, che abitava all’interno del complesso scolastico nell’edificio adiacente alla palestra, andasse a fare la nanna (spegnesse la luce!)per iniziare a giocare!!.
La palestra aveva spogliatoi antidiluviani e le docce non erano utilizzabili ( furono una conquista di molti anni dopo, alla palestra Einaudi, dopo insistenti richieste alla direzione scolastica), ma il divertimento era assicurato tanta era la voglia di giocare e di imparare.
La varietà anche fisica era assicurata da una parte dalla banda bassotti (i cosiddetti play) tra cui i mitici Valentino, il compianto Alberto Manna (lui poi era stato a lungo oltreoceano e trasmetteva lo spirito americano),Dino Ferrando, Giorgio Venere e , dall’altra i lunghi tra cui spiccavano Elio Valinotti, Gigi Barolo, Giorgio Borretta, Claudio Alpi e poi in mezzo le ali veloci,Beppino Boretto, Gigi Bertola, Viviano ma sopra tutti l’indimenticato asso Marcello Lamberto (da subito incontenibile e vero trascinatore alla vittoria di numerosi campionati provinciali di promozione..).
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NASCE IL BASKET SALUZZESE
Intorno al 1970,negli anni dei mitici spareggi IGNIS VARESE – SIMMENTHAL MILANO ( trasmessi in diretta RAI e giocati davanti a 15000 spettatori all’ EUR di Roma)che decretò l’esplosione della pallacanestro in Italia,un gruppo di giovani appassionati ,per la maggior parte studenti liceali e di ragioneria tra i 14 e 18 anni,organizzò degli incontri serali nella palestra di via Mazzini (Scuole Elementari Costa). In quella sede nacque un gruppo che cercava, in modo perlomeno naif, di giocare a pallacanestro. Tranne rare eccezioni, il livelle tecnico degli aspiranti cestisti era paurosamente scarso, i mezzi a disposizione (per interderci il pallone da basket era uno solo e di marca scadente, spesso si sgonfiava e non sempre si riusciva a riportarlo “in pressione”) erano assai limitati per non parlare della mitica palestra “Mazzini”, il cui impiego non penso fosse propriamente autorizzato; infatti le chiavi della palestra erano state duplicate e spesso si aspettava al buio dopo cena che la bidella delle scuole elementari, che abitava all’interno del complesso scolastico nell’edificio adiacente alla palestra, andasse a fare la nanna (spegnesse la luce!)per iniziare a giocare!!.
La palestra aveva spogliatoi antidiluviani e le docce non erano utilizzabili ( furono una conquista di molti anni dopo, alla palestra Einaudi, dopo insistenti richieste alla direzione scolastica), ma il divertimento era assicurato tanta era la voglia di giocare e di imparare.
La varietà anche fisica era assicurata da una parte dalla banda bassotti (i cosiddetti play) tra cui i mitici Valentino, il compianto Alberto Manna (lui poi era stato a lungo oltreoceano e trasmetteva lo spirito americano),Dino Ferrando, Giorgio Venere e , dall’altra i lunghi tra cui spiccavano Elio Valinotti, Gigi Barolo, Giorgio Borretta, Claudio Alpi e poi in mezzo le ali veloci,Beppino Boretto, Gigi Bertola, Viviano ma sopra tutti l’indimenticato asso Marcello Lamberto (da subito incontenibile e vero trascinatore alla vittoria di numerosi campionati provinciali di promozione..).
IL PRIMO ALLENATORE!
L’inizio dell’avventura fu benedetta dai Salesiani dell’oratorio; grazie a loro fu mandato un istruttore di gran valore, niente di meno che il mitico Gianni Asti all’epoca allenatore della Grubessich-Auxilium, squadra torinese di serie B (poi diventato allenatore di squadre di serie A!!) ad insegnare i rudimenti,alias fondamentali, del basket. Il ricordo è nitido perché Gianni Asti alto 2 metri x almeno 100 kg, arrivava la sera alla palestra Mazzini a bordo di una Fiat 500, spesso accompagnato da 1 o 2 altri marcantoni, più un cesto pieno di palloni da basket (miracolo!!!). La domanda di come potessero uscire da sì piccola automobile così enormi soggetti e tanti palloni non ebbe mai risposta!
Il grande coach cercò di insegnare un gesto a tutti, sebbene grandicelli, come il terzo tempo naturalmente di dx. Per quello di sinistra non c’era tempo e poi si doveva anche imparare a palleggiare, passare (si fa per dire) decentemente. Il tiro fu lasciato alla fantasia di ciascuno.
Lo show era assicurato: c’era chi sapeva solo palleggiare, chi solo entrare da dx o da sx. chi tirava solo dal fondo (vedi il mitico Gigi) e chi si era specializzato nel gancio (non proprio alla Flaborea ) da qualunque posizione e, purtroppo, da qualunque distanza!!. I rimbalzi erano un groviglio che aveva più a che fare con la mischia del rugby.
I PRIMI CAMPIONATI!
Tanto è che dopo un anno di esperimenti, sempre sotto l’ala protettrice dei Salesiani e sotto la presidenza dell’indimenticato ingegner Antonio Borretta , nacque la prima squadra saluzzese che si iscrisse al primo campionato di Promozione: fu più che un’avventura.
Le trasferte, anche in Liguria, erano un serio problema; quasi nessuno aveva la patente, il pulmino Fiat 600 da sei posti tutto scassato portava solo mezza squadra e spesso si doveva spedire qualcuno in treno. Rimase negli annali la trasferta di Ospedaletti, con campo di gioco all’aperto lungo l’Aurelia e senza recinzione: mezza squadra aveva preso il treno e si rischiò di saltare la partita perché il treno non fermò alla stazione di Ospedaletti (urla e grida lungo i binari!!) e si dovette correre a recuperarne i resti alla stazione successiva. Si perse di brutto ma ci si divertì un mondo e,come era usanza dell’epoca, tutto si stemperò davanti ad un gelato “banana split” alla stazione di Bordighera.
Ma anche le trasferte invernali a Ceva, dove si giocava sul campetto all’aperto con temperatura sottozero e la neve appena spalata ai bordi del campo restano nel mito: non c’erano spogliatoi e pertanto veniva utilizzato il furgoncino dei Salesiani per panchina dove sedevano i cambi usando l’alcool per sfregare le mani prima di scendere in campo.
PALESTRA EINAUDI E VITTORIE !
Poi negli anni successivi le cose migliorarono, si passò alla Palestra Einaudi (il campo più scivoloso del mondo, forse più adatto al pattinaggio!),si trovarono i primi allenatori ,divise nuove e di colori sgargianti griffate dal nuovo sponsor;l’ indimenticato Maes (di Savigliano,sic!) fu il primo grande regalo del presidente Borretta cui seguì negli anni successivi un altro nome rimasto nella leggenda e cioè Marino Ceramiche di Manta e pian piano si assunse la configurazione di vera squadra. Si partecipava al campionato provinciale di Promozione,massima espressione cestistica del’epoca in provincia alle spalle della fortissima Alba che già veleggiava nelle serie nazionali e mitici restano i ricordi delle sfide con Cuneo, Bra, Mondovì, Ceva, Savigliano, Fossano.Spesso il primo posto era appannaggio dei saluzzesi che puntualmente si incrociavano nei gironi finali con gli squadroni torinesi dell’epoca riportando delle vere e proprie caporetto!!
NASCE LA FORTISSIMA SQUADRA CADETTI!
Nel contempo l’instancabile opera di diffusione del basket e di reclutamento portata avanti dal Prof. Antonio Diotti, titolare della cattedra di Educazione Fisica alla Scuola Media (in allora) Einaudi, contribuiva ad ingrossare le fila dei giovani appassionati e nasceva la fortissima formazione dei Cadetti, classi 1958-59-60-61,invincibile a livello provinciale ed arrivata a confrontarsi anche ad armi pari a livello regionale con avversari delle più blasonate società torinesi e regionali sedi dei più importanti viavai dell’epoca, quali Auxilium Agnelli, Crocetta, Ginnastica Torino, Abet Bra, etc; scendevano in campo,agli ordini di Toni Diotti Aldo rinaudo, Angelo Beltrame, Alberto Aimar, Maurizio Tagliano, Maurizio Bonatesta, Massimo Rosso, Luigi Quaranta, Giovanni Barra , Marco Villa, Mauro Mina, Claudio Sanella, Lucio Russo, Osvaldo Valinotti ed altri.
Il fenomeno ormai aveva preso piede, la base si stava allargando e la Pallacanestro saluzzese poteva considerasi una realtà.
Dopo qualche anno di quiete e l’abbandono di parte della vecchia guardia,si spense un po’ la fiamma e si disputavano campionati senza troppe pretese e poco vincenti;la piazza seguiva il basket con la speranza di assaporare prima o poi l’ebbrezza della vittoria,dei trionfi che dà li a pochi anni si sarebbero presentati… giammai la brace cessò di ardere sotto il carbone!
1982: NASCE L’ATTUALE “ PALLACANESTRO SALUZZO”
LE ORIGINIIl gruppo di amici, appassionati e praticanti di pallacanestro che avevano scritto le precedenti pagine del basket saluzzese nell’estate dei “magici” Mundial di Spagna decisero di organizzarsi e di fondare l’attuale società la “Pallacanestro Saluzzo”.
Il fatidico 25 ottobre 1982, nei vecchi atti risulta la prima conformazione del gruppo dirigente della Pallacanestro Saluzzo. Presidente della neo-società fu nominato Renato Ficetti, con i consiglieri Maurizio Tagliano, Claudio Alpi, Claudio Sanella e Maurizio Bonatesta. In questo anno d’esordio(82-83) si svolse solamente l’attività giovanile con le squadre Cadetti, Ragazzi, Allievi e Propaganda. Il risultato? Un successone! Tanti ragazzi dell’epoca sposarono la causa del pallone a spicchi, unica delusione per i ragazzi nessuna iscrizione ai campionati provinciali, ma solo tanti e divertenti allenamenti coordinati dagli allora dirigenti-allenatori.
La stagione successiva (83-84) fu ancora dedicata interamente al movimento giovanile, ma per il primo anno le squadre vennero iscirtte ai campionati provinciali. La grande famiglia della Pallacanestro Saluzzo si allargava. La società stipulava una sponsorizzazione rimasta nei cuori di tutti: l’ACAS dei fratelli Occelli compariva sulle maglie gialloblù.
Tanti ragazzini iniziarono a calcare gli allora campi in gomma dei palazzetti saluzzzesi con le formazioni Cadetti, allenata da Sanella e Demarchi, i Ragazzi e i Propaganda di Ficetti e Tonda, gli Allievi di Perotti e Bonatesta e la prima squadra femminile, le Cadette di Zambon.
1984/85: TORNEI INTERNAZIONALI JUNIORES
La stagione 1984/1985 iniziò con un appuntamento di grande prestigio e richiamo, il 1° Torneo “Città di Saluzzo” per la categoria Juniores, voluto ed organizzato dai dirigenti saluzzesi (Ficetti, Tagliano, Bonatesta, Sanella, Perotti, Demarchi, Zambon, Alpi, Cuniglio, Tonda, Dino Allocco, Depetris Bartolomeo, Levrini Roberto, Rogato Carlo, e i due fratelli Crosetti).Il torneo,che sarà ripetuto per otto anni, porterà a Saluzzo il gotha europeo del basket giovanile,formula all’americana con partite , gara del tiro da tre punti,gara delle schiacciate e destò fin da subito un’entusiasmo ed un seguito rimasti indimenticati in tutti noi.
La prima edizione portò a Saluzzo l’allora SIMAC Milano,la AREXONS Cantù,la BERLONI Torino squadre di assoluto valore nazionale e un’epica SELEZIONE PROVINCIALE ACAS formata dai migliori talenti saluzzesi e della provincia che a sorpresa si qualificò per la finale ed in un palazzetto colmo all’inverosimile ed con un tifo assordante perse solo al supplementare la sfida con la SIMAC Milano di capitan PITTIS e dei vari campioni in erba dell’Olimpia Milano.
Nelle edizioni successive scenderanno a Saluzzo società del calibro della Stefanel Trieste, Messagero Roma, Enichem Livorno, Simac Milano, Berloni Torino, Glaxo Verona, Benetton Treviso oltre alle internazionali Cibona Zagabria, Jugoplastika Spalato, Olimpia Lubiana, Barcellona F.C., Quilmes Mar del Plata, Selezione Lions USA.
Si videro a Saluzzo giocatori del calibro di Max Monti, Gregor Fucka, Riccardo Pittis, Pessina, Vidili, Abbio, Morandotti, Trevisan, Masper, Jacomuzzi, Gilardi, Moltedo, i fratelli Leandro e Sebastian Ginobili, fratelli maggiori di un certo Manu Ginobili pluricampione NBA negli Spurs, Ruben Wolkowskj, J.J.Anderson.
1985/86 :PROMOZIONE AL VIA !!
Nella stagione successiva(85-86) nacque la prima squadra seniores del basket saluzzese, voluta dai dirigenti per offrire un punto dii riferimento al fiorente vivaio.
La squadra, composta da dirigenti che riprendevano le scarpe prematuramente appese al chiodo e dai primi prodotti del settore giovanile, raggiunse, dopo una stagione esaltante,la semifinale play-off ,battendo in una accesissima sfida il NBB Basket Cuneo. L’epilogo finì male, con la sconfitta nella serie finale contro i “cugini” di Savigliano che festeggieranno sul campo di via della Croce, la serie “D”. Le vere novità della stagione furono l’arrivo a Saluzzo di Josè Nelson Donoso, coach di origine ecuadoregna, arrivato nel Marchesato ad allenare la promozione dopo un titolo nazionale raccolto con le ragazze del Csi Fiat Torino portando con sé Sergio Valla ,ala tuttofare.
Ma soprattutto l’operazione di ingaggio di un professionista del basket insegnato: il presidente Ficetti si recò a Trieste,culla del basket,per ingaggiare il primo professionista a tempo pieno per il fiorente settore giovanile saluzzese portando a Saluzzo Massimo Raseni con un contratto biennale.
Questa la formazione della squadra di promozione: Bonatesta, Ficetti, Vassallo, Valinotti, Alpi, Zuccarelli, Crosetti, Aimar, Sanella, Valla, Barbero, Tagliano, Rissone, Perotti, Demarchi. Allenatore Donoso Nelson Josè.
Resteranno indimenticati in tutti i saluzzesi i passaggi in auto in centro
LE ORIGINI LE ORIGINISaluzzo di “Edo” Ardussi ,primo grande custode del palazzetto saluzzese, che a bordo della sua R4 equipaggiata di altoparlanti alla fatidica frase “ basket,basket,basket ! “invitava la cittadinanza alle partite casalinghe dei gialloblù.
1986/87: PER L’ACAS SALUZZO E ‘ VITTORIA !!
LE ORIGINILE ORIGINIAl secondo campionato di Promozione i ragazzi di Nelson fanno sognare i tifosi saluzzesi, già allora come adesso presenti in massa sugli spalti del palazzetto di via della Croce. Arrivano a Saluzzo giocatori rimasti nel mito, Miki Morello pivot di 205 cm da Pinerolo, Roberto Benenti ala guizzante dal Cus Torino, Giorgio Ruffinetto play-maker scuola Auxilium Torino.Il campionato fu denso di vittorie,ma qualche sconfitta di troppo relegò i gialloblù al terzo posto in stagione regolare e per la vittoria occorrerà vincere in trasferta..!!Fu subito calorbianco!!Semifinale contro la Carifo Fossano, costruita per salire, ed in 2 partite i gialloblù, sospinti dall’impazzito pubblico saluzzese che gremiva all’inverosimile il palazzetto si sbarazzarono dei fossanesi passando il turno;
LE ORIGINILE ORIGINIAccesso alla finale promozione contro Albadoro Alba con bella in trasferta. Persa la prima sfida ad Alba a Saluzzo i leoni gialloblù si rifecero ribaltando l’andata ed impattando la serie con un terribile +30.La parola passò alla bella che a causa del primo posto in stagione regolare si teneva ad Alba in casa Albadoro.
E fu trionfo:gli sforzi della dirigenza vennero premiati quando il quella magica sera del 16 maggio 1987, in un palazzetto di Alba pieno di vessilli e sostenitori saluzzesi gialloblu si festeggiò la vittoria più totale ed il primo salto di categoria della pur breve storia della Pallacanestro Saluzzo. Un evento atteso da anni che scatenò all’inverosimile l’immaginario collettivo degli sportivi saluzzesi mai così vicini alla squadra del cuore.
LE ORIGINILE ORIGINILE ORIGINIEccoli ad uno ad uno gli “eroi” protagonisti della storica stagione: Zuccarelli, Tagliano, Bonatesta, Barbero, Ficetti, Aimar, Demarchi, Perotti, Sanella, Vassallo, Benenti, Ruffinetto, Morello, Berardo e l’allenatore Josè Nelson Donoso.
1987-1988 SERIE “D” FONTE CAMOREI
La stagione successiva i gialloblu disputarono il loro primo importante campionato nazionale, ci furono gli acquisti del play-maker albese Margheri, la riconferma del pivot pinerolese Morello, oltre all’arrivo del lungo pinerolese Giorgio Merlo (200 cm) e della guardia tiratrice triestina italo-slovena Andrej Vremec. Allenatore Claudio Sanella con Paolo Tonda come vice. Divise nuove fiammanti marchiate dal prestigioso sponsor “Fonte Camorei”che vestirà anche tutto il settore giovanile, furono battaglie in via della Croce, pubblico e squadra lottavano ma ugualmente si pagò dazio della poca esperienza e fu amara retrocessione.
La delusione fu enorme, il gran seguito di tifosi non andava deluso; Saluzzo, assaggiato il grande basket voleva campionati di prestigio e fu così che l’attivissima dirigenza saluzzese invece di mollare decise di raddoppiare e nell’estate del 1988 dopo una estenuante trattativa con la società astigiana comprò dal presidente Cotto il diritto della serie C dell’ Amatori Basket Asti con i suoi tre più prestigiosi giocatori che lasceranno un segno indelebile nel cuore dei tifosi gialloblu: Valentino Di Ciaula, “Angelone” Bianco e “Bobo” Bologna.
1988/89 : SERIE C “ COVER”
C’è di nuovo entusiasmo attorno alla squadra che si abbina ad un nome storico per il basket saluzzese:la COVER, importante gruppo industriale di Carrù è il nuovo sponsor, all’esordio oltre ai citati Bianco, Di Ciaula e Bologna ci sono i saviglianesi Socchi e Ramonda, rispettivamente play e pivot, un saluzzese giovanissimo di nome Valerio Brero, un nuovo allenatore, Gianni Colucci di Torino. Il campionato però fu durissimo, lombarde e toscane dettavano legge e c’era la crema di Torino e per la Cover Saluzzo, pur giocando alla morte, la vità fu dura.
La stagione si chiuse con una nuova retrocessione, questa volta in Serie D.
1989/90 : SERIE D
LE ORIGINIConfermato l’allenatore Colucci,lasciati andare i saviglianesi Socchi e Ramonda la squadra assunse una fisionomia che durò per anni.Ci furono molti innesti dei giovani del vivaio,arrivavano in prima squadra le classi 71/72/73 : oltre alla riconferma di Valerio Brero e Davide Frandino comparivano sulla scena Maurizio Marchisio,Massimo Madala,Gianluca Giachino,Massimo Alloi,Valter Nicola,Giancarlo Allocco che si aggiungevano ai riconfermati Angelo Bianco,Valentino Di Ciaula,Bobo Bologna,Maurizio Zuccarelli, Andrej Vremec e Roberto Benenti.La squadra aveva ottime potenzialità e fu programmata per vincere il torneo e salire in serie C,ma non faceva i risultati attesi dalla società per cui a metà stagione si esonerò Colucci e la squadra tornò a Claudio Sanella.Si terminò al terzo posto.
Da qui in avanti la compagine saluzzese si comportò per molti anni discretamente in Serie D, che in seguito diventò serie C2 Regionale.
1990/91 – SERIE D
La squadra era quella dell’anno 89/90 tranne Robi Benenti e Bobo Bologna che per motivi di lavoro si fermarono a Torino lasciando la squadra gialloblù, rinforzata con l’acquisto della guardia casalese di grande carisma tecnico ed umano che rispondeva al nome di Beppe Zitarosa e dalla possente guardia astigiana Marco Bonino che scendevano in campo con Allocco Giancarlo,Marchisio Maurizio,Alloi Massimo,Vremec Andrej,Di Ciaula Valentino,Nicola Valter,Bianco Angelo,Brero Valerio,Frandino Davide,Zuccarelli Maurizio,Bianco Luca,Perlo Sergio,Lisa Flavio,Carli Cristiano,Nicola Valter,Riboldi Danilo,allenatore Sanella Claudio,vice Alessio Cuniglio.Ottimo campionato con terzo posto finale.
Nell’anno successivo Saluzzo si candida per la vittoria finale.
1991/92 – SERIE D
Nel 1992 la dirigenza saluzzese decise di portare dei rinforzi ad una squadra che aveva la possibilità di lottare per la vittoria del campionato e salire in serie C.Sostituito l’allenatore Sanella con il torinese Mario Corrado in arrivo dal Cus Torino la squadra conservò il grande asse play-pivot e cioè Di Ciaula-Bianco invidiato in tutta la regione e fu rinforzata con l’arrivo dell’ala tecnica ma esplosiva Roberto Vergnano da Carmagnola e del tiratore Mauro Beltrami di Bra (breve soggiorno per lui a Saluzzo,abbandonerà alla fine dell’andata) a cui si aggiunsero in massa le leve del vivaio del ’72/’73 e ’74 ormai pronta a tenere il campo alla grande.Così al nucleo di giocatori della precedente stagione,che vedeva l’abbandono del roccioso pivot Zuccarelli,della guardia Maurizio Marchisio,di Beppe Zitarosa e del ritorno alla natia Trieste dell’ala tiratrice Andrej Vremec esordirono in prima squadra Mauro Depetris ed un giovanissimo futuro capitano gialloblù Stefano Frandino .Aumentava il tasso di saluzzesità nelle file gialloblù.
La squadra Juniores dei nati 72/73/74 con l’aggiunta dell’argentino Wally Marcos,ala di 200 cm classe 1975 acquistata dal Quilmes di Mar del Plata,disputava la finale regionale in quel di Borgomanero perdendola all’ultimo secondo su un rimbalzo d’attacco su tiro libero degli avversari che oltre che finalisti erano anche padroni di casa. Fu comunque uno storico secondo posto.
Il campionato sperimentò anche la formula delle partite alla domenica pomeriggio e per quasi tutta la stagione l’allora Cover Saluzzo fu prima in classifica.
Tuttavia non si raggiunse il risultato sperato,cioè la vittoria del campionato.
1992/93 – SERIE D
LE ORIGINIDelusa dal risultato dell’anno precedente la società decise nuovamente di rivoluzionare la squadra. Via l’allenatore Corrado colpo a sorpresa con l’ingaggio di Beppe Zitarosa,richiamato a Saluzzo in veste questa volta di coach con l’aiuto di Alessio Cuniglio si puntò sulla formula del “fatto in casa”.Clamorosa fu la rinuncia alle bandiere Valentino Di Ciaula ed Angelo Bianco con i rinforzi esterni costituiti solamente dal riconfermato Roberto Vergnano a cui si aggiunse la guardia tiratrice dal cervello fino Fabio Borri da Collegno e per il resto tutti i migliori talenti di scuola saluzzese:Giancarlo Allocco,Sergio Perlo, Enrico Tomassi,Valerio Brero,Valter Nicola,Stefano Frandino,Danilo Riboldi,Gianluca Giachino,Luca Bianco.La squadra conseguì un onesto sesto posto,in un campionato tranquillo come la dirigenza si aspettava.
1993/94 – SERIE D
LE ORIGINIContinuò la politica degli anni precedenti ma un grosso colpo fu messo a segna dal presidente Renato Ficetti,il quale, superando la concorrenza di mezzo Piemonte (ed in particolare di una agguerritissima Fibrac Fossano)portò a Saluzzo un giocatore che entrerà nella storia,anzi nella leggenda,del basket saluzzese e segnerà anni di vittorie e di battaglie sotto i tabelloni:dalla società Reale Ginnastica di Torino arrivava in prestito con diritto di riscatto il pivot Emiliano Francione,classe 1971.La squadra rimase quella dell’anno precedente con la riconferma di Robi Vergnano ed il solo abbandono di Fabio Borri con coach Zitarosa,vice Cuniglio, a dirigere le operazioni.
Il peso del neo-acquisto Francione si fece subito sentire e fu quarto posto.
1994/95 – SERIE C2
La riforma dei campionati resasi necessaria dal gran aumento del numero delle società che praticavano il basket trasformò la “D” in “ C2”.La società in una affollata serata tenutasi in ottobre nella saletta del Palazzo Italia presentava i suoi nuovi programmi ed il nuovo direttivo sorto a seguito dell’allargamento della base societaria dei soci e dei sostenitori.Nell’ambiente la COVER veniva data per favorita per la vittoria finale.
In questa stagione,vista la crescita ed il valore dei giocatori, la società puntò sulla politica di affidarsi quasi interamente ai giocatori fatti in casa,con la sola eccezione di Robi Vergnano unico straniero ancora riconfermato.
Agli ordini di Beppe Zitarosa, vice Alessio Cuniglio i giovani disputarono un gran campionato ma la vittoria sfumò e si raggiunse il terzo posto.
1995/96 – SERIE C2
La squadra allenata, da Zitarosa e Cuniglio,si rifondò nel ruolo di play-maker chiamando l’albese Fede Roggero a ricoprire il ruolo al posto di Giancarlo Allocco che lasciava i gialloblù attirato dalle sirene dei campionati superiori; arrivarono inoltre da Collegno l’ala Denny Baldin e l’ala pivot Valter Donegatti,che però lascerà la squadra dopo pochi mesi per far ritorno a Torino.Il resto della squadra era il solito,con l’innesto di nuovi giovani del vivaio o di ritorno dall’Auxilium Torino quali Andrea Nervi,Pietro Putetto,Mauro Ferrero,Guido Calderoni,Nicola Giuliano.
Fu un campionato deludente,inferiore alle attese.
1996/97 – SERIE C2
La delusione per un campionato finito nelle posizioni di coda provocarono un terremoto. Abbandonò lo storico sponsor Cover Impianti ,la squadra giocherà la stagione senza sponsor.
Anche in società novità di rilievo con l’avvicendamento alla presidenza del presidente- fondatore Renato Ficetti che passerà le redini all’attuale presidente Giuliano Tomassi.
A livello di squadra l’austerity determinò la rinuncia a Beppe Zitarosa con la panchina che passerà ad Alessio Cuniglio, mentre l’organico dei giocatori è tutto saluzzese con la sola riconferma del play-maker Roggero di Alba con cui giostrano Valter Nicola,Emiliano Francione,Valerio Brero,Danilo Riboldi,Stefano Frandino,Andrea Nervi,Mario Rogato,Guido Calderoni,Pietro Putetto,Sergio Perlo. Le aspirazioni di vittoria vengono rimandate a tempi migliori,ma Saluzzo si difende comunque bene lo stesso.
1997/98 – SERIE C2
Assorbita la crisi,trovato nella Cassa Risparmio di Saluzzo un main sponsor prezioso e fedele ricomincia lascalata gialloblù.Una grande novità infiammò l’ambiente cestistico saluzzese: tornava a Saluzzo Angelone Bianco per guidare dalla panchina la squadra in veste di capo-allenatore.
Si raggiunse una salvezza tranquilla ( 7^ posto),si cominciava ad intravedere del gran basket e si cominciarono a gettare le basi della risalita:fu la stagione in cui si raggiunse la saluzzesità perfetta,nessun giocatore esterno militava nel roster saluzzese,il sogno della squadra fatta in casa era raggiunto!
Accanto ai seniores dell’anno precedente faceva ritorno da Fossano Giuliano Nicola ed esordiva in prima squadra la leva ’80 con Alberto Andreis, Nicola Lorenzato, Andrea Colmo e Davide Ponso.Come vice-coach esordisce a fianco di Angelone Bianco un altro nome che più avanti lascerà un segno indelebile:Mauro Calderoni.
1998/99-SERIE C2
Confermatissimo il coach Angelo Bianco il roster della squadra rimase tutto saluzzese con la bella novità dell’esordio del promettente classe ’82 Carlo Putetto,agile pivot di 202 cm,più avanti grande protagonista nelle file gialloblù e la Cr disputava un campionato tranquillo di centro classifica procedendo nell’amalgama e in continui miglioramenti.
1999/00 – SERIE C2
Da quest’anno Saluzzo tornò ad essere una delle società al vertice del panorama regionale.
In questa stagione arriva il forte play Andrea Guidoni in uscita da Alba e dall’Agnelli Torino la guardia Marco Malacarne a rinforzare il già competitivo roster. I saluzzesi raggiunsero la finale dopo aver piegato Vercelli in semifinale e si ritrovarono di fronte la corrazzata Oleggio zeppa di giocatori di categoria superiore e costruita col dichiarato intento di vincere il campionato.I gialloblù,davanti al pubblico delle grandi occasioni,rimasero in testa per 35’ ma poi negli ultimi 5’ i bianco verdi ospiti ricucirono e si imposero. Anche nel ritorno di Oleggio i saluzzesi sono avanti di 10, ma nel finale gli avversari recuperano e festeggiano la promozione.
Saluzzo perde la prima finale promozione,ma i motori sono stati accesi…
2000/01 – SERIE C2
Confermato il coach e Marco Malacarne,subìto il furto del play Guidoni ad opera dei rivali cuneesi, dal vivaio Auxilium arrivarono il play Andrea D’Affuso e la guardia Riccardo Bononi,entrambi classe ‘80. La stagione fu nuovamente esaltante. In regular season ci fu la cavalcata trionfale dei cugini cuneesi con la Cr dietro a mettere pressione: secondo posto e nei play-off finale raggiunta contro i “cugini” di Cuneo. Persa gara “uno” a Boves in un caldo mercoledì di inizio estate il palazzetto di via della Croce diventò una vera e propria “Bombonera” per sostenere fino in fondo i ragazzi di Bianco. La partita fu equilibrata, così dopo 40’ ci fu bisogno dei supplementari, non uno, non due, non tre, ben quattro… Ad uno ad uno negli overtime i giocatori di entrambe le squadre raggiunsero i limiti di falli e negli ultimi 2’ di gioco del 4^ supplementare Cuneo potè contare su tre atleti in campo Burdese, Brezzo e Benzo, Saluzzo solo su due: il giovanissimo Nicola Lorenzato e Riccardo Bononi. Sospinti dagli oltre 700 spettatori i due gialloblu compirono una vera e propria impresa, riuscendo a portare la finale alla “bella”.Il giorno dopo la “Gazzetta dello Sport” regalò un bellissimo articolo per questo record saluzzese.
L’entusiasmo è a “mille” e una buona parte di Saluzzo si riversa al palazzetto di Boves per la sfida decisiva che mette in palio la C1. Un Malacarne stratosferico porta in vantaggio i gialloblù,tutta Saluzzo lotta alla pari ed è in testa per tre periodi ma alcune decisioni arbitrali contestate e la miglior precisione di un Cesco e un Burdese ispirati dalle giocate del rubato play Guidoni fanno il resto e così Cuneo trova la promozione, i saluzzesi perdono la seconda finale ma concludono la stagione salutando i tanti tifosi che regalano una standing ovation lunghissima.
La molla si schiaccia sempre di più ed è pronta ad esplodere.
Intanto un’altra operazione di grande importanza prendeva il via:dopo anni di studio e proposte nel gennaio del 2001 veniva presentata dal C.D. della società formale richiesta alla giunta comunale per la costruxione delle nuove palestre in via della Croce,per soddisfare la grande richiesta di spazi della numerosissima utenza cestistica.Con nota del 13/2/01 la giunta acconsentiva alla proposta incaricando l’associazione di produrre un progetto preliminare.Il 15/6/2001 veniva trasmesso agli uffici comunali il progetto preliminare con studio di fattibilità economico-finanziaria e propsta di realizzazione dell”opera in accordo di programma con gli enti pubblici.Erano state gettate le basi per un’operazione di successo fiore all’occhiello per lo sport saluzzese.
2001/02 – SERIE C2
25 Maggio 2002 : promozione !!!
Nell’anno 2001/2002 ci fu il cambio della guardia in panchina. Al posto di Angelo Bianco il timone passò al vice-coach Mauro Calderoni alla prima esperienza seniores dopo tre finali regionali conquistate con le compagini giovanili,vice Mirko Levrini.
Al posto di D’Affuso e Bononi arrivarono da Dogliani i “mitici” fratelli Occelli, Roberto (“Pulce”) ed Enrico. L’addizione si rivelò azzeccatissima,con i vari Frandino,Colmo, Francione, Riboldi, Putetto venne fuori una squadra eccelsa,grinta da vendere e tanto cuore.Primo posto senza alcun problema nella stagione regolare e play-off che proposero il girone con le forti Aosta ,Ghemme,Novara.
La prima gara fu da dimenticare, sconfitta netta in casa contro Novara, poi duplice successo contro Aosta e la sfida decisiva per approdare in finale contro Ghemme. Almeno in 100 si spostarono nel novarese per sospingere i gialloblu a un risultato storico. I padroni di casa si portarono avanti anche di 16 lunghezze, ma piano piano i gialloblu riuscirono a rosicchiare tutto lo svantaggio e una tripla di Roberto Occelli completò la rimonta proprio nel finale (67-68) e finalissima raggiunta.
L’ultimo ostacolo fu il Kolbe Torino di Simone Oberto. Il sogno stava per materializzarsi,il fermento in città era grande e i tifosi preparavano coreografie spettacolari e con il loro calore spingeranno la calderoni’s band a vincere gara 1.
A Torino la Cr incappò in una serata no e persa gara-due, ci si giocò tutto nella “bella” davanti al pubblico amico. I saluzzesi non delusero un palazzetto esaurito in ogni ordine di posto:con un secondo tempo superbo,sull’asse play-pivot ossia “pulce”Occelli-Francione e nella bolgia di 800 fans scatenati si arrivò alla fine con dieci punti di vantaggio… e fu delirio,i tifosi si riversarono sul parquet a festeggiare con i giocatori,arrivava la promozione per tanto tempo inseguita e sempre sfuggita di poco!!!.Era C1 !! questi i 12 “eroi” della seconda promozione della storia per la Pallacanestro Saluzzo: Roberto Occelli, Enrico Occelli, Nicola Lorenzato,Carlo Putetto,Domenico Girò,Stefano Frandino, Danilo Riboldi,Alessandro Quaglia,Alberto Andreis, Andrea Colmo, Emiliano Francione e Alessandro Giusiano, allenati da coach Mauro Calderoni e dal vice
Mirko Levrini.
Caroselli di macchine con bandiere gialloblù in centro città sottolinearono la notizia mentre la domenica mattina la città si risveglierà con Silvio Pellico coperto da una enorme sciarpa gialloblù.
2002/03 – SERIE C1
IL’anno successivo fu il primo in un campionato nazionale per la Pallacanestro Saluzzo. A guidare la squadra il confermato coach della promozione Mauro Calderoni ed a completare il roster confermatissimo arrivò da Valenza l’indimenticabile guardia-ala Alessandro Cibrario ,mentre dal vivaio saluzzese si aggregavano in prima squadra Andrea Valinotti e Gabriele Ferrato.
Un’altra annata fantastica con la salvezza raggiunta con largo anticipo e il premio di disputare i play-off contro la fortissima Busto Arsizio, che sudò le fatidiche sette camicie per sbarazzarsi dei gialloblu.
Un’altra operazione alimentò il crescente entusiasmo intorno alla palla a spicchi:la società con un vero e proprio blitz condotto nel mese di luglio del 2002 arruolava la bandiera dei camp di Bardonecchia e dell’attività giovanile piemontese che rispondeva al nome di Toni Rabbia.Arrivava a Saluzzo un professionista a tempo pieno per il settore giovanile con contratto pluriennale per dare ulteriore impulso ad un vivaio comunque sempre molto numeroso ed ampio.
Si dava inoltre seguito alle intese con il Comune ed il 15/1/2003 si firmava l’accordo di programma del valore di 1.600.000,00 euro fra la ns società,Regione Piemonte,Provincia di Cuneo e Comune di Saluzzo per la costruzione delle nuove palestre.Inizio dei lavori previsto nel 2004,termine il 31/12/2005.
2003/04 – SERIE C1
Nella stagione 2003/04 la panchina restò a coach Mauro Calderoni,assistito dal vice pinerolese Antonino Ferraro.Lasciarono con rammarico Saluzzo i fratelli doglianesi Occelli, al suo posto arrivò il playmaker Gaetano Cesarini dal Kolbe Torino, la giovane ala-pivot fossanese classe ’83 Marco Comino dalla Lauretana Biella ed il giovanissimo cambio play Alessandro Arese da Fossano,mentre Sergio Perlo ritornava in squadra e dal vivaio faceva il suo esordio in prima squadra Alessandro “Cece”Ceaglio.
La stagione iniziò nel peggiore dei modi. La dirigenza per raggiungere la salvezza fece un enorme sforzo finanziario nel mercato autunnale e a dicembre firmò l’ala italo-argentina Hernan Trentini.Si recuperò terreno con un filotto di sette vittorie consecutive e la permanenza in C1 arrivò al primo turno di play-out alla bella in casa contro Alessandria allenata dal Ivo Tedesco.
Nel giugno del 2004 ci fu l’inaugurazione del cantiere delle nuove palestre in via della Croce.
2004/05 – SERIE C1
Nella stagione successiva ci fu il cambio in panchina con il passaggio ad head-coach del pinerolese Antonino Ferraro mentre sul fronte giocatori la società rinunciò a Cesarini,al giovane Arese, acqistò Comino dalla Lauretana Biella, confermò il funambolico Alessandro Cibrario,diede Putetto in prestito annuale ad Asti in B, ingaggiò con contratto biennale il giovane play monzese Matteo Marinò,classe ’85 e l’ala-pivot Davide Profeti,classe ’77 che andavano ad aggiungersi ai saluzzesi Frandino,Francione,Perlo,Riboldi,Colmo,Valinotti,Ferrato,Ceaglio.
Le aspetttative erano tante, ma il parquet non diede i risultati sperati.La classifica langueva,i risultati scarsi e la squadra non quagliava.A gennaio al posto di Ferraro fu chiamato sulla panchina saluzzese l’attuale coach, Ivo Tedesco. I gialloblu trovarono nuovamente la salvezza ai play-out, questa volta sconfiggendo in due sole gare Domodossola nel secondo turno di play-out.
Le speranze di un campionato di vertice erano state deluse.
2005/06 – SERIE C1
La scottante esperienza dell’anno precedente portò i dirigenti saluzzesi a puntare nella stagione 2005/2006 su giovani con la voglia di emergere e il progetto si rivelò azzeccato.
Fu quasi interamente rifatto il roster con la rinuncia a tutti gli stranieri senior,salvo la riconferma del bravissimo play Matteo Marinò. Dalla Crocetta arrivò Leone Gioria, da Venaria Lorenzo Squarcina, si riportarono al basket che conta il fossanese Simone Bussotti e il torinese Marco Milano,entrambi fermi da un anno per inattività. A completare il roster arrivò anche il pivot abruzzese Enrico Xillo,claasse ’82,cm 202 ed in gennaio l’ala Fabrizio Dutto da Genova a cui si aggiungevano gli esordienti giovani del vivaio Mattia Marro,classe ’87 e Alessandro Aimar,classe ’88.
Il mix tra giovani vogliosi con tanta “fame”ed esordienti in cerca di un posto al sole e giocatori esperti fu esplosivo. Al termine della regular season arrivò lo storico 5° posto, ma soprattutto donò ai tifosi gialloblu un gruppo in grado di emozionare ed entusiasmare i tanti fans presenti sulle tribune nuovamente in massa ogni sabato sera.
La partecipazione ai play-off contro Valenza vedrà Saluzzo sconfitto 2-0 ma con una forte recriminazione per la sconfitta casalinga di un punto ed a seguito di dubbie decisioni arbitrali nel finale di partita.
Fu la stagione più trionfale di tutte quelle disputate fino ad ora in C1.
Intanto nei primi giorni di gennaio del 2006 si inaugurarono le nuove e bellissime palestre,spogliatoi,magazzini e sede sociale di via della Croce.Un altro grande traguardo raggiunto dalla società gialloblù,grazie all’impegno dei suoi dirigenti e all’aiuto delle istituzioni locali,Comune,Provincia ma soprattutto grazie all’appoggio dato alla ns società dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Saluzzo.
2006/07 – SERIE C1
La stagione 2006/2007 è roba dell’altro ieri.
Riconfermato il coach Ivo Tedesco,subìto il ritorno a Monza del play Marinò,la società rinuncia al pivot Xillo e all’ala Dutto e porta a Saluzzo la guardia Marco Nasari di Savigliano e riconferma la struttura base della squadra che aveva fatto sognare l’anno precedente:rimangono in gialloblù Gioria,Squarcina,Milano,Francione,Comino,Bussotti,Frandino,Ceaglio,ritorna in squadra Putetto e dal vivaio fanno l’esordio le giovani promesse classe ’90 Federico Ficetti,Vittorio Testa,Marco Mina e Luca Breusa.
Il gruppo però non si riconferma,lo spogliatoio non è più quello dell’anno precedente,i risultati sono altalenanti in un anno in cui la riforma dei campionati prevede nessuna zona franca e 4 retrocessioni.L’infortunio di Comino a fine novembre al crociato del gionocchio toglie dal campo il giocatore per tutta la stagione e nel primo turno di play-out anche Milano si infortuna al ginocchio e non ci sarà nell’ultimo decisivo turno contro Cassolnovo,perso 2-0.
Finisce con una tragica ed inaspettata retrocessione. Pensare che i play-off erano solo lì a due punti al termine delle 30 gare di regular season.
2007/08 – SERIE C1
C1 07-08 a gennaio 2008C1 07-08 versione inizialeA fine giugno 2008 il nuovo direttivo della società delibera la domanda di ripescaggio aala serie C1 che viene regolarmente presentata in federazione. In particolare viene seguita la crisi del basket Follo di La Spezia che dopo una serie di vicende federali è costretto a ritirarsi dal campionato lasciando vacante un posto che spetta per ordine di merito nazionale ai gialloblù come miglior classificata. Così il 19 luglio 2007 arriva il ripescaggio ufficiale in C1.
Alla notizia della disputa del campionato di C1 la società si mette all’opera e viene costruita la squadra con le difficoltà di chi arriva per ultimo sul mercato che in genere a giugno ha già deciso gran parte delle sue scelte.
Riconfermato coach Tedesco si imbocca la strada del rinnovamento,non vengono riconfermati Francione, Squarcina, Nasari,si rinuncia giocoforza a Gioria negli USA per motivi di studio ed al giovane di belle speranze Federico Ficetti passato in estate al Riviera Vado Basket di B1,si riconfermano Bussotti, Comino, Milano mentre arrivano il giovane ’88 Perosino da Asti, l’ 87 Marenco da Bra ed i senior Ardini,guardia da Genova, il play-maker Farnetani senese nell’anno precedente a Ceglie in C1 pugliese , l’ala pivot Daviè da Moncalieri.
L’allenatore Tedesco rinunciando allo storico pivot saluzzese Francione dichiara di voler puntare su un gioco ad alto ritmo senza centri di peso e con i “4” corridori , ma le speranze di un campionato arrembante sono presto deluse dalle iniziali difficoltà della squadra che palesa difficoltà di amalgama di gioco e registra la grande delusione del play-maker Farnetani , giocatore di classe ,ma senza cuore e senza leadership .
A fine dicembre si effettuano delle operazioni di mercato nell’intento di risollevare una situazione fattasi difficile:viene ceduto al Verbania in C2 il play Perosino, messo sul mercato Daviè e preso Paolo Andreello,ala-pivot classe ’84 dalla C2 di Novara.
La squadra pur dando segni di miglioramento è attesa ad una svolta , ma a fine Gennaio a sorpresa arriva la notizia che il centro Marco Milano per motivi di lavoro si deve trasferire negli Usa e lascia la compagine gialloblù , obbligando la società a ricomporre il roster. Si sonda il mercato alla ricerca di un lungo di qualità ma intanto scoppia il bubbone Farnetani che chiede insistentemente il trasferimento ad altra società , infine accettato dalla società saluzzese visto il deludente rendimento del giocatore , al limite dell’abulia . Daviè viene tolto dal mercato e reintegrato da fine febbraio e agli inizi di marzo si compie la doppia operazione Farnetani / Rizzo : in una lunga serata in sede alla presenza di Massimo Minto , procuratore del giocatore , si concorda la cessione alla TLC Palestrina , B2 girone C di Carlo Farnetani (con la quale vincerà il campionato salendo in A dilettanti ) e,nei giorni seguenti , si procede all’ ingaggio dalla Zulli Ceramiche di Foggia , C1 girone g , del play-maker Andrea Rizzo napoletano di nascita e formazione cestistica .
La C1 07-08 ultima versione In piedi da sx Tomassi (Presidente),Testa Dino ( d.a.),Testa V.,Andreello,Comino,Maccagno,Daviè,Bussotti,Ardini,Maccagno Guglielmo (d.a.),Frandino (ds) Seduti da sx Mina,Ceaglio,Brignone,Dovetta (aiuto-all.),Tedesco(all),Tomassi E.(aiuto-all. ),Andreis ( team-manager ), Rizzo,Marenco La squadra sembra essere rivitalizzata dall’arrivo del carismatico ( e tattuato ) play-maker , ma ormai è troppo tardi e la stagione regolare si chiude al 15^ posto che obbliga all’accesso al secondo ed ultimo turno dei play-out retrocessione .
Prima partita play-out in casa per la Cr (15^) , con la nuova formula di gara 1 in casa della peggio classificata e gara 2 e 3 in casa della meglio classificata , tanto per cambiare contro la vecchia conoscenza Expo Inox Cassolnovo ( 13^) uscita sconfitta nel primo turno dalla Coelsanus Varese .
Si rinnova così lo scontro che ha decretato la retrocessione della stagione precedente , il 17 maggio la Cr vince gara 1 in casa con un consistente 83-65 e il 21 maggio a Cassolnovo ha in mano il match-ball salvezza : si gioca una partita alla morte , i ragazzi danno l’anima su un campo difficilissimo e contro una tifoseria locale al limite del regolamento ma la dea bendata ancora una volta ha deciso per il no e la Cr perde 76-75 arrivando ad un solo punto dalla salvezza .
Senza storia la bella del 24 maggio : una squadra sfiduciata ed arrendevole dopo la beffa di gara 2 affonda inesorabilmente nel caos di Cassolnovo , arriva una sonante sconfitta 64-47 e per Saluzzo è l’addio alla C1 dopo 6 campionati.
L’annata registra la vittoria del campionato per la Loman Moncalieri in finale sul Kopa Engeenering Cus Torino , mentre Saluzzo e Trino retrocedono in C regionale.
Tuttavia l’attività di base saluzzese continua più che mai florida , con un continuo incremento dell’attività giovanile e della penetrazione sul territorio .
La classifica finale della C1 07/08
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Questa la classifica finale della C1 07/08 :
Loman Moncalieri
Kopa Cus Torino
Iride Garlasco
Tarros La Spezia
Iscot Auxilium Torino
Astra Varese
LTC Sangiorgese Basket
Neve Sestri Levante
Econord Gorlese
Coelsanus Varese
Gorla Abc Cantù
Chiavari Basket
Expo Inox Cassolnovo
Dellacasa Trino
Cr Saluzzo
Edilvecchi Serravalle
Loman Moncalieri promossa in B Dilettanti al termine dei play-off , Edilvecchi Serravalle retrocessa diretta , Dellacasa Trino e Cr Saluzzo al termine dei play-out.
Il roster della C.R. SALUZZO stagione 2007/2008
Lo staff tecnico stagione 2007/2008
L’organigramma stagione 2007/2008
Il settore giovanile stagione 2007/2008
La storia e il roster dell’OLIMPIA BASKET SALUZZO stagione 2007/2008
2008/09 – SERIE C REGIONALE
La stagione 2008/09 vede radicali cambiamenti nella prima squadra che, incassata la seconda retrocessione consecutiva dalla C1, affronta nuovamente, dopo 6 stagioni, la serie C2 che nel frattempo ha assunto la denominazione di C regionale. Lascia Coach Ivo Tedesco e per impegni di lavoro, non siederà su altre panchine; con lui lascia anche il vice Enrico Tomassi. Sul fronte giocatori Marco Comino va in prestito al CUS Torino in C nazionale, il fromboliere Simone Bussotti torna a Fossano, società in cui è cresciuto, il simpatico napoletano verace Andrea Rizzo rientra a L’Aquila in C nazionale, Andreello si accasa in B nazionale a Como, Ardini torna nella sua Genova, Daviè va a Pino Torinese, Marenco prende la via di Cuneo e la giovane promessa Alessandro Maccagno raggiunge Federico Ficetti a Vado in B nazionale. Il D.S. Stefano Frandino si mette quindi al lavoro per sostituire i partenti e cercare di allestire una buona compagine per la categoria all’ insegna della linea giovane. Il primo tassello che viene sistemato è quello del nuovo allenatore che sarà Luca Sacco, reduce da una stagione in C Regionale ad Aosta, suo vice , dal settore giovanile della società, sarà Giulio Eandi. Per quanto riguarda i giocatori, dal fiorente vivaio di Moncalieri arrivano la guardia Gianni Apruzzi e l’ala Davide Cantarelli, dal CUS Torino l’ ala-pivot Silvio Riviezzo, dal Settimo la guardia Fabio Quarta. Il ruolo di Play viene affidato all’ astigiano Rispoli, l’anno precedente a Trino. Da Comiso, Sicilia e in Piemonte per motivi di studio, approda a Saluzzo, via Alba dove ha giocato la stagione precedente, il lungo Valerio Cobìsi; assieme a lui da Alba, ritorna in maglia giallo-blu, dopo 4 anni, la guardia Andrea Colmo prodotto del vivaio saluzzese. Confermati i giovani Cece Ceaglio, Luca Breusa, Giacomo Brignone, Marco Mina e Vittorio Testa ai quali si aggiungono il ’92 Umberto Brignone e il ’93 Lorenzo Cirla. Fra alti e bassi, in un girone piuttosto competitivo, la compagine saluzzese si piazza al 5° posto al temine della regular – season e nei play – off viene eliminata al primo turno dal Trino, dopo 5 entusiasmanti gare. Non si pretendeva certo di aspirare alla promozione ma in qualcosa di più si sperava. Protagonisti incontrastati del campionato, con appena 2 sconfitte al passivo, di cui una proprio in casa C.R., sono i cugini saviglianesi che hanno allestito una squadra da categoria superiore e dominando anche i play – off, conquistano per la prima volta la promozione in C nazionale. Il settore giovanile vede ancora incrementati i propri numeri e la Società iscrive ben 9 squadre ai vari campionati di categoria, dagli Under 19 ( classe ‘90/’91) fino agli esordienti ( calsse ’97). Buoni risultati dagli under 19 allenati da Luca Sacco e dagli under 17 guidati in panchina da Tony Rabbia che conquistano la finale regionale per il titolo Open. Entrambe le compagini vengono purtroppo sconfitte ma più che onorevolmente. In campo neutro, sul parquet del palazzetto di Omegna, l ‘Under 19 di Coach Sacco tiene testa allo Junior Casale per quasi tutta la gara e solo nel finale cede ( 91-83) alla superiorità fisica dei rivali. Gli Under 17 di Tony Rabbia vengono invece sconfitti al Alba proprio dall’ Olimpo Alba, che di fatto gioca in casa la finale la cui sede già era stata stabilita ad inizio stagione. Anche in questo caso la superiorità fisica dei vincitori è evidente ma i giallo –blu tengono botta finché reggono le energie e poi cedono per 91-79. Di fatto le nostre 2 compagini conquistano rispettivamente il 4° ed il 6° posto nel ranking regionale. Più che onorevoli e di grande esperienza i campionati delle altre compagini giovanili guidate in panchina dai ben conosciuti Tony Rabbia, Sergio Perlo, Giulio Eandi, Luca Sacco e dalla new-entry, da Fossano, Paolo Bongiovanni. Ancora una volta, per il sesto anno consecutivo, cresce il numero degli iscritti al minibasket. Tony Rabbia, Sergio Perlo, Matteo De Caroli, Lorenzo Manino, Lollo Baravalle, Marco Mina, Vittorio Testa, Andrea Tagliano, Cristian Tenan sono gli istruttori che guidano e fanno divertire i circa 250 bambini dei centri di Saluzzo, Verzuolo, Paesana, Cardè e Torre San Giorgio.
Al di fuori dell’ attività prettamente sportiva da segnalare il completamento dell’iter burocratico per la costruzione del nuovo campo all’ aperto in Via della Croce e l’inizio dei lavori, nel mese di maggio, conclusisi poi in tarda estate. Operazione resa possibile grazie ai finanziamenti del Comune di Saluzzo, della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e naturalmente dall’ intervento della nostra Società cui è stato affidato il progetto attuato dal Geom. Paolo Ghigo e realizzato dalla ditta Galfrè Guido e Valerio.
Presidente
Andrea Nervi
Vice Presidente
Giuliano Tomassi
Medico sportivo
Direttore Sportivo
Emiliano Francione
Dirigente settore giovanile
Stefano Bencetti
Dirigente settore femminile
Stefano Beccio
Dirigente Minibasket
Pallacanestro
Nicola Lorenzato
Dirigente pubbliche relazioni/marketing
Pallacanestro
Davide Ponso
Dirigente
Pallacanestro
Stefano Frandino
Dirigente
Pallacanestro
Alberto Raviolo